La pelle è l'organo più esteso del corpo umano, nonchè il primo baluardo difensivo nei confronti di agenti fisici,...
Abbronzatura: pelle protetta con tintarella perfetta!
LA PELLE
La pelle (o cute) è l’organo più esteso del nostro organismo e fa parte dell’apparato
tegumentario; è costituito da tre strati:
- Epidermide: lo strato più esterno, formato da cellule disidratate e squamose che contengono cheratina.
- Derma: lo strato intermedio, conferisce resistenza meccanica ed elasticità alla cute
- Ipoderma: lo strato più profondo, ha funzione di isolamento termico, protezione meccanica e di riserva, grazie alla presenza di adipociti (cellule adipose).
Le sue funzioni sono molteplici:
- Meccanica: protezione da traumi derivanti dall’ ambiente circostante
- Fisica: protezione da radiazioni UV Evitano l’entrata di microrganismi attraverso esfoliazione cellulare e all’acidità cutanea
- Termoregolazione: grazie ai processi di sudorazione e al pannicolo adiposo sottocutaneo
- Emuntoria: produzione di sudore e sebo per l’escrezione delle tossine
- Melanogenica: produzione di melanina
- Cheratinogenica: produzione di cheratina
…E molte altre!
MELANOGENESI
I melanociti sono cellule a forma di polipo che presentano “tentacoli” che vanno a toccare le cellule dello strato più esterno della cute (cheratinociti) producendo melanina. All’ interno dei melanociti vi sono delle vescicole chiamate melanosomi che contengono la melanina; queste vescicole vengono rilasciate nello strato più esterno della pelle che, esplodendo, la colorano.
La produzione di questa sostanza dipende da diversi fattori:
- Ormoni
- Raggi UV
- Traumi (possono aumentarla o diminuirla)
- Vitamina B5, Rame, Tiroxina
Tipologie di Melanina
Non tutti possiedono lo stesso tipo di melanina: c’è chi ha l’ eumelanina (molecola grossa a miglior protezione con colorazione marrone) ed altri la feomelanina (molecola più piccola, che conferisce una minor protezione e caratterizzata dal tipico colore rosso).
ESPOSIZIONE AI RAGGI UV
Ciò che rende ogni razza diversa non è tanto la quantità di melanociti presenti, quanto le dimensioni di queste cellule e la velocità con cui viene degradata la melanina una volta che arriva sulla cute:
- CELTICA: caratterizzata da melanosomi più piccoli, quindi una minor quantità di melanina prodotta (in questo caso non sempre le vescicole rilasciano melanina quindi, mano mano che sale verso la cute, viene degradata)
- CAUCASICA: caratterizzata da melanosomi medi e, di conseguenza, una quantità intermedia di melanina prodotta. La degradazione è analoga alla razza celtica.
- NEGROIDE: caratterizzata da melanosomi grandi, quindi tanta melanina prodotta che non viene degradata sulla cute ma permane maggiormente.
Quando ci si espone al sole la situazione cambia in quanto aumenta la produzione di melanina e diminuisce la degradazione (come succede naturalmente nella razza negroide): questo accade perché la melanina assume una forma ad ombrello per proteggere il DNA cellulare.
ABBRONZATI SI’…MA SENZA ESAGERARE!
Gli effetti delle radiazioni UV sulla pelle non protetta possono provocare disturbi acuti ocronici:
Eritemi: ustione di primo grado derivante da una prolungata esposizione solare senza protezione adeguata. I sintomi vanno dal prurito, bruciore, dolore, vescicole e arrossamento. Il tutto si risolve nel giro di qualchegiorno.
Discromie e macchie cutanee: possono comparire anche se il sole non il solo responsabile (alcune compaiono con l’avanzare dell’età e l’esposizione a raggi UV)
Tumori della pelle: esistono i carcinomi (baso e spinocellulari) che di rado danno metastasi, fino ai melanomi che sono la forma più grave e portano metastasi. Questi si formano per alterazione del DNA cellulare dovuto a radiazioni UV.
Rughe: i raggi UV provocano la rottura del collagene con conseguente cedimento strutturale. Associando secchezza, disidratazione e riduzione dell’elasticità cutanea, otteniamo un precoce invecchiamento cellulare.
CIBO PER LA PELLE
Per una pelle sana dalla tintarella invidiabile bastano alcuni accorgimenti dal punto di vista dell'alimentazione. Prima di tutto c'è bisogno di un reintegro di acqua per mantenerla idratata (prendendo il sole la traspirazione aumenta e c'è una maggior perdita di acqua a livello cutaneo); poi sono importanti gli alimenti ricchi di carotenoidi (la cui forma attiva nell'organismo non è altro che il Beta-carotene) e vitamina A che stimolano la produzione di melanina a livello della pelle: in generale abbondare nei vegetali e nella frutta gialli, arancioni ,verdi e rossi come pesche, albicocche, angurie, broccoli, rucola e meloni.
Riassumendo:
- Cercare di bere molta acqua (2 litri al giorno)
- Consumare molta frutta e verdura (tenere a mente i colori arancione, giallo, rosso e verde)
- Le cotture da prediligere, soprattutto per gli ortaggi, sono quelle al vapore (danneggiano molto meno i nutrienti)
- Consumare molti alimenti a base di Omega 3 (salmone, pesce azzurro, avocado e noci)
QUANDO L'ABBRONZATURA CHIAMA... LA VOSTRA ERBORISTERIA RISPONDE!
Quando ci si espone al sole, le radiazioni UV, inducono sì all’abbronzatura ma anche alla produzioni di radicali liberi che possono danneggiare la nostra pelle. Soprattutto nelle prime esposizioni è opportuno agire integrando un pull di sostanze
che vanno a “preparare” la cute all’esposizione solare: Helioderm è un integratore alimentare a base di Aloe Vera ( protegge le cellule da stress ossidativi), Rame ( va ad agire sulla fisiologica pigmentazione della pelle), Licopene (antiossidante derivante dal pomodoro), Betacarotene (stimola la produzione di melanina a livello dei melanociti), Tirosina (precursore della melanina) e Coenzima Q10 (va a prevenire i segni del tempo, ritardando l’invecchiamento cellulare). È importantissima anche la tipologia di protezione solare che andiamo ad applicare sulla pelle: l’ SPF (o fattore di protezione solare) va scelto in relazione al nostro fototipo ( basato sulla tipologia di pelle, capelli, presenza di lentiggini, colore degli occhi e alla facilità con cui ci si abbronza), al luogo (se si è in montagna le radiazioni a cui siamo esposti sono maggiori), stagione, alla copertura del cielo, alla presenza di superfici riflettenti (acqua, neve…) e alla pelle che abbiamo già esposto. Le caratteristiche di un buon solare sono:
- Buon assorbimento UVA e UVB
- Buona stabilità alla luce
- Resistenza all’acqua
- Ridotto assorbimento cutaneo (devono permanere il più possibile sulla pelle)
- Assenza di effetti tossici e irritativi
I solari L’Erbolario contengono sostanze naturali idratanti ed addolcenti per nutrire la pelle, una texture dalla facile spendibilità, ottima schermatura delle radiazioni UVA e UVB riducendone gli effetti nocivi che causano il fotoinvecchiamento.